Quando si va alla ricerca di monete più uniche che rare, per di più se si tratta di monete così lontane nel tempo da avere raggiunto a pieno diritto valori collezionistici di tutto rispetto, diciamo che possiamo considerare queste monete di grande impatto e soprattutto in grado di crescere in termini di valori nel tempo, per via dei particolari che la contraddistinguono.
Scegliere quindi una moneta da 50 centesimi non è facile, perché tante sono quelle che hanno un valore davvero molto elevato, e non sono solo relative al territorio italiano. Spesso ci si sposta anche fuori dall’Italia per recuperare e assicurarsi una collezione varia, ricca di monete provenienti da ogni dove e da ogni realtà. Vediamo quindi di capire quale sia questa moneta da 50 centesimi che vale davvero molto.
Le monete da 50 centesimi: cosa c’è da sapere
Con la numismatica non si finisce mai di imparare; quindi, quando si inizia a collezionare monete, bisogna essere consapevole che la conoscenza che possediamo oggi potrebbe arricchirsi domani di nuovi dettagli ed elementi necessari per riconoscere monete con un certo peso dal punto di vista collezionistico. Pertanto, se ci ritroviamo una moneta da 50 centesimi di fronte è bene tenere in conto alcuni fattori fondamentali.
Intanto, capirne la provenienza: il luogo in cui è stata prodotta ed emessa ci permetterà di capire altri due fattori, ovvero la motivazione per cui avviene l’emissione (se si tratta di una comune moneta o di un’edizione limitata) e ovviamente la tiratura (cioè il numero delle monete che sono messe in circolazione). Si tenga conto di un altro fattore determinante, ovvero dell‘anno di conio: più è vecchia la moneta, più questa avrà e raggiungerà un valore davvero interessante.
Quanto vale una moneta da 50 centesimi particolare?
Tra le tante monete da 50 centesimi che valgono davvero tantissimo, ne troviamo una in particolar modo che potremmo definire, a buon diritto, quella che più di tutte ha raggiunto cifre interessantissime, per lo più in grado di migliorare la vita di chi la possiede: si tratta della moneta da 50 centesimi appartenuta al Regno d’Italia. Ve la descriviamo nel dettaglio per poterla riconoscere:
- è una moneta che è stata emessa regolarmente tra il 1861 e il 1946
- si trova in bronzo o in ottone
- sul dritto presenta l’effigie del re Vittorio Emanuele II o III, a seconda del periodo di emissione
- sul rovescio troviamo l’indicazione del valore nominale 50 centesimi
- quella con un valore più alto è quella relativa alla prima emissione, quella successiva all’Unità
Questa moneta, in particolare quella emessa nel 1861 presso la Zecca di Firenze, ha avuto una tiratura davvero eccezionale, oltre un milione di esemplari; ma ad oggi di quell’anno ne restano davvero pochi pezzi, per cui una moneta da 50 centesimi del 1861, se in Fior di Conio, il valore in euro è superiore ai 3mila euro. Ma se la moneta in questione riporta l’indicazione della Zecca di Torino, dove le copie emesse sono state appena 5mila, il suo valore in Fior di Conio potrà raggiungere quasi i 70mila euro.
Insomma, siamo davanti a una ratità, o forse anche un’unicità, che arriva dritta dritta dall’anno dell’unificazione, in grado di comunicarci tante informazioni in pochi millimetri di diametro, quante nessun altro oggetto sarebbe in grado di fare. Possiamo certamente andare alla ricerca di queste rarità, spesso acquistabile attraverso vendite d’asta, di cui si ha notizia direttamente sul web.