Gli oleandri sono piante mediterranee dai caratteristici fiori colorati e profumatissimi. Rigogliosi, resistenti e facili da coltivare, sono la scelta migliore, se sei in cerca di una pianta ornamentale che rallegri il tuo giardino in estate. Come vedrai, prendersene cura è davvero semplice; in cambio l’oleandro ti regalerà una chioma scenografica e una fioritura generosa.
Potare gli oleandri in maniera corretta è uno fra i pochi accorgimenti che devi adottare, se ci tieni che il tuo arbusto viva a lungo e in buone condizioni. La cosa belle è che questa pianta sopporta facilmente la potatura: questo suo aspetto ti dà un vantaggio non da poco, soprattutto se nn sei un giardiniere provetto.
A cosa serve potare gli oleandri
La potatura è una fra le operazioni agronomiche più importanti nella coltivazione di ogni pianta, anche degli oleandri. Trascurarla, o praticarla in modo approssimativo, può causare diversi problemi alla pianta, non per ultimo una fioritura scarsa. Inoltre, gli oleandri sono arbusti che tendono a crescere in maniera disordinata e caotica. Per questa ragione, occorre sfoltire la chioma, conferirle una forma più armoniosa, eliminare quei rami intrecciati che ostacolano la penetrazione dell’aria e della luce.
Eliminare i rami più vecchi, che nel tempo hanno smesso di produrre fiori, stimola la nascita di nuovi rami e germoglio, con una conseguente fioritura abbondante. La rimozione di tutte le sue parti appassite, malate o morte protegge il tuo oleandro da possibili malattie o aggressioni parassitarie. Queste le motivazioni principali per cui la pianta va potata regolarmente.
Quando potare l’oleandro
Il momento più indicato per effettuare una potatura profonda è la primavera, prima cioè che l’oleandro fiorisca. Un eventuale sfoltimento più lieve può essere praticato anche in autunno avanzato per alleggerire la tua pianta prima che vada in riposo. In estate, invece, quando la pianta è nel pieno della sua attività, dovrai limitarti a eliminare i rami malati e i fiori avvizziti. Ecco tutti i passaggi necessari per potare l’oleandro correttamente:
- procurati le forbici da giardinaggio ben affilate e disinfettate
- taglia i rami secchi lasciando sempre almeno due foglie
- i rami malati possono essere rimossi dalla base
- pratica tagli netti, puliti e dritti
- recidi i rami lunghi e sottili
- rimuovi i rami intrecciati che creano grovigli nella chioma
I rami più vecchi, induriti e pigri, che producono pochi fiori, vanno tagliati, lasciando almeno un paio di foglie e non dalla base, per riattivarli. Le parti morte e malate, invece, vanno eliminate interamente. Quando la chioma dell’oleandro è cresciuta in maniera caotica e aggrovigliata, è importante sfoltirla, altrimenti il rischio è che non entri abbastanza luce e non circoli al suo interno aria a sufficienza.
Un altro accorgimento importante, utile a favorire un buono sviluppo della pianta, è quello di annaffiarla regolarmente, soprattutto in primavera. Tieni sempre sotto controllo la superficie del terreno: non appena diventa quasi asciutta, dovrai dare acqua alla pianta. Il terriccio migliore dovrà essere ricco di nutrienti e ben drenato, in modo tale che non si formino dei pericolosi ristagni.