Le orchidee sono tra le più apprezzate varietà floreali ma anche una delle più duttili e diversificate nel loro aspetto, pur essendo oramai considerate” domesticate”, queste senza dubbio affascinanti piante restano in qualche modo “selvatiche” e per questo è importante capire, se la nostra intenzione è mantenerle in vaso, bisogna ricordarci di rinvasare ossia cambiare vaso a cadenza regolare.
L’orchidea è una pianta che proprio in virtù della sua tendenza particolare di crescita e sopravvivenza ha bisogno di un cambio di contesto in particolari momenti, ricordando di utilizzare alcune varietà di vasi che devono essere grandi il giusto e piazzati in luoghi abbastanza definiti della nostra tradizionale abitazione, ricordando che l’orchidea ha bisogno di un habitat non troppo dedito a cambiamenti.
Perchè bisogna cambiare vaso alle orchidee
Le orchidee che conosciamo oggi derivano tutte da selezioni e varietà che prima del 1700 non esistevano in Europa, trattandosi di una specie sconosciuta nel Vecchio Continente e che con il tempo è stata adattata alla sopravvivenza in ambienti diversi da quelli “nativi” ossia tropicali. Anche per questo il contesto del vaso per queste piante è particolare.
Viene infatti impiegato un terriccio particolare, specifico per le orchidee, fornito da una sorta di corteccia in pezzi che serve per preservare una buona tenuta contro gli elementi esterni e fare da protezione, allo stesso modo anche le radici sono particolari e fanno anche da “segnalatore” in caso di una condizione di salute non così buona per questa pianta.
Quando e come rinvasare le orchidee
Per questo motivo capire quando e come rinvasare è essenziale in particolar modo per queste piante che hanno una crescita veloce anche nelle radici, e quando queste diventano troppo grandi all’interno del vaso è il momento di cambiare “casa”. In senso ampio del termine è sempre una buona idea scegliere dei vasi trasparenti così da capire lo stato di salute:
- Se le radici sono sufficientemente bianche o biancastre ed hanno un aspetto turgido, significa che la pianta “sta bene”
- Le parti scure o secche delle radici vanno eliminate però con delle forbici e cesoie opportunamente disinfettate
Il rinvaso deve essere sempre effettuato a distanza di qualche settimana dalla fioritura, generalmente le orchidee si sviluppano in modo particolare in un arco temporale che a seconda della sotto categoria si aggira tra la fine del periodo invernale fino alla primavera. Come detto conviene scegliere un vaso trasprente che sia di poco più grande di quello precedente, al massimo 1/3 in più.
Altrimenti la pianta, in caso di vaso troppo grande, consumerà molta energia nel prendere spazio e questo riduce la presenza di fiori. Conviene prima di rinvasare togliere la pianta da quello precedente, eliminare tutte le parti morte, e lasciare solo parte del pane di terra.
Meglio acquistare un substrato apposito per le orchidee ma possiamo anche concepire un nostro mix costituito dal bark, che va piazzato sulla base per alcuni cm, poi le radici che un tempo erano aeree vanno piegate delicatamente verso il basso ed interrate con il substrato.
Il primo giorno conviene subito irrigare la pianta con il nuovo vaso lasciandola per alcuni minuti in una bacinella piena d’acqua a temperatura ambiente, lasciando scorrere l’eccesso.