Come piantare i fagiolini: attenzione a questi tre errori

Coltivare e piantare i fagiolini è qualcosa di molto comune per chiunque ha un orto o anche un vaso abbastanza largo e ben esposto alla luce, in quanto si tratta di un esempio di ortaggio molto versatile sia nello sviluppo che nel consumo effettivo e che può portare a grandi soddisfazioni. Sono chiamati fagiolini tutte le versioni dei baccelli dei fagioli raccolti prima della maturazione effettiva.

La coltivazione di questi ortaggi, da raccogliere in tempistiche “precoci” rispetto al solito, non è affatto difficile ma ci sono alcune cose da valutare preventivamente e considerare come potenzialmente degli errori, che possono compromettere e rallentare lo sviluppo e la fruttificazione di una pianta che nelle giuste condizioni, è molto generosa. Quali errori non sono da compiere?

Legumi precoci

La coltivazione dei fagiolino può riguardare tante sotto varianti, per cui è importante procedere con una analisi preventiva, ad esempio bisogna capire il tipo giusto per il nostro clima ed habitat, esistono varianti in grado di svilupparsi unicamente con un contesto di luce sufficiente, mentre altri possono gradire anche l’ombra parziale, per fare qualche esempio.

Poi esistono due grossi gruppi, i rampicanti che si sviluppano in altezza e che hanno bisogno quindi di supporti fisici per svilupparsi, e quelli a cespuglio che invece tendono a svilupparsi più in larghezza. Si tratta di una pianta facile da coltivare ma che necessita comunque di alcune cure abbastanza sapecifiche seppur alla portata di tutti, in particolar modo durante la germinazione.

Coltivazione dei fagioli: errori da non fare

A partire dal periodo: il fagiolino in tutte le sue versioni è una pianta che germina esclusivamente con temperature sopra i 15 gradi, ancora meglio se in maniera costante l’habitat mantiene una temperatura superiore a 17-18 gradi centigradi. In condizioni minori quindi non conviene affatto seminare, altrimenti il rischio e non vedere affatto crescere i baccelli. Questo è il primo errore comune.

  • Il secondo è legato al terreno che deve essere ben libero da strepaglie o erbacce e mediamente fine, potenzialmente possiamo aggiungere del concime. Il terreno ideale del fagiolino è leggermente acido (possiamo aggiungere una piccola quantità di fondi di caffè).
  • Infine i fagiolini necessitano di irrigazione costante ma non eccessiva, circa 3 cm di acqua ogni 7-10 giorni, questa deve bagnare sempre e solo il terreno ma in modo graduale (per questo dobbiamo utilizzare un sistema a goccia

I semi vanno interrati a pochi cm di profondità, coperti in modo leggero e l’irrigazione come descritto deve essere leggera ma costante, attenzione all’utilizzo di concimi troppo ricchi di azoto, questo rallenta la crescita dei baccelli se in quantità eccessive, ed anche la raccolta deve essere tenuta sotto controllo essendo i baccelli di questo tipo da cogliere nel momento giusto.

Solitamente “basta farci l’occhio” e controllare toccando i baccelli che ci sembrano maturi al punto giusto, devono essere turgidi ma privi del “filo” che naturalmente queste piante vanno a sviluppare dopo un certo tempo. In genere i fagiolini a cespuglio sono un po’ più rapidi di quelli rampicanti e vanno raccolti dopo 50-55 giorni, circa 5-6 giorni in più degli altri.

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