Il fico è sicuramente una di quelle piante che o piace o è meglio eliminarla dal proprio giardino: tutto dipende in particolare se si mangiano i suoi frutti e se l’ombra di questo albero tendenzialmente molto rigoglioso può far comodo. Chiaramente se i frutti non vengono raccolti e si lasciano maturare sui rami fino alla loro caduta, ovviamente bisognerà fare i conti con le macchie che questi frutti vanno lasciando a terra, soprattutto se la fronda finisce sulla pavimentazione esterna del nostro giardino.
Per poterne contenere la grandezza, un aspetto importante nella gestione del fico è la potatura, un’operazione davvero importante perché garantisce di moderare la grandezza dell’albero appunto, ma anche per concedergli salute e produttività nel tempo. Ad occhio sembra un’operazione semplice e gestibile anche in modo autonomo, ma in realtà prevede tutta una serie di passaggi che non possono essere assolutamente trascurati. Vediamo perché.
Il fico tra pregi e difetti
Quello che si apprezza tantissimo di questo albero sono soprattutto i frutti, che sono dolci e molto nutrienti; ma ovviamente vanno valutati vantaggi e svantaggi. Intanto diciamo subito che oltre che essere ottimi i frutti, c’è da considerare la facilità legata alla sua coltivazione, perché si tratta di un albero che con estrema facilità si adatta a qualunque tipo di condizione climatica e ha bisogno di pochissima manutenzione. Infine, valutate anche che esteticamente presenta una chioma sempre folta e rigogliosa, con foglie grandi e decorative, e con una fioritura elegante e affascinante praticamente nell’arco di tutto l’anno.
Ma ci sono alcuni aspetti negativi che bisogna tenere in conto, è la vulnerabilità a cui è soggetta, in particolare in relazione alle infestazioni di parassiti, come afidi e cocciniglie che risultano il problema fondamentale per il fico. Inoltre, considera che il frutto dell’albero del fico tende a maturare con estrema velocità e a cadere in terra, se non raccolto quando è giusto. Questo ovviamente crea disagi, poiché il quantitativo di frutti prodotti dal fico è davvero enorme e poterli consumare tutti risulta molto difficile.
Come e quando potare il fico?
E’ vero che il fico non richiede molta manutenzione, ma è altrettanto importante considerare un aspetto fondamentale: la potatura appunto. Con questo passaggio, che non deve essere trascurato e soprattutto va praticato nei tempi corretti, si va a garantire la salute generale della pianta andando a rimuovere i rami vecchi e le foglie secche, si dà un forte contributo per quella che è la produttività della pianta, e si indirizza la formazione della chioma, la cui grandezza e rigogliosità si indirizza verso una forma equilibrata e contenuta. Ecco come procedere allora nella potatura:
- di solito si sceglie l’inverno, durante il periodo del riposo vegetativo; oppure dopo la raccolta a fine estate
- potare durante la formazione, scegliendo i 3-4 rami peggio messi e tagliando lateralmente
- oppure potare durante la produzione, tendendo più che altro ad accorciare i rami o a sfoltire le fronde
La potatura ovviamente va sempre valutata, perché potrebbe non essere necessario farlo sempre e ogni anno. Tutto dipende da come si comporta l’albero e come sta davvero, in quanto, se si non si notano segni di malattia o particolari sofferenze, non è necessario insistere su un intervento così delicato che comunque a dura prova l’albero tutto. Pertanto, monitorare e valutare prima di agire.
In ogni caso, questo processo è davvero importante e bisogna essere preparati per praticarlo in modo corretto e senza grossi rischi per se stessi e per la pianta. Quindi, preventivamente è bene essere provvisti di forbici e cesoie, ma anche di guanti e occhiali per coprirsi durante i tagli che vanno praticati sempre e comunque dove si formano i nodi.