Quando potare la vite? Ecco il consiglio del giardiniere

Quando è il periodo migliore per potare la vite? Domanda non affatto banale ma assolutamente necessaria soprattutto se abbiamo la voglia o la necessità di sviluppare una ottima forma di raccolto con conseguente e naturale vendemmia, essendo la vite la pianta che produce i frutti che sono poi impiegati attraverso una lavorazione, per la produzione del vino.

La potatura per questi alberi da frutto dalla spiccata natura produttiva può certificare un raccolto molto scarso oppure uno a dir poco generoso quindi fare la differenza del caso, ma è anche corrispondente ad una serie di interventi mirati sia fisicamente che dal punto di vista tempistico per rendere la pianta oltre che più produttiva anche in grado di provvedere a se stessa.

La cura della vite

La vite infatti è costituita da un albero dalle fronte e foglie molto caratteristiche, di una specie che conta oltre 80 sotto categorie, la ma forma più diffusa si chiama Vitis Vinifera, diffusa in buona parte del contesto temperato sia in Europa che in Asia ed in varianti differenti anche nelle Americhe, ed è naturalmente conosciuta da millenni per la produzione del vino.

E’ una pianta che in natura sopravvive senza particolari problemi ma ha anche vari “nemici naturali” da diversi insetti che si nutrono e vivono sulle proprie fronde e possono anche arrivare a farlo morire in alcuni casi, fino a diverse malattie: la potatura è uno dei metodi per rendere anche più sicura la vita di questa pianta che può essere anche lunga diversi secoli.

Quando e come potare la vite

La potatura della vite serve prima di tutto per modificare la capacità produttiva della pianta e portarla a sviluppare fiori e frutti nel tempo e nelle quantità desiderate durante il periodo successivo. Generalmente un tipo di potatura più radicale e che serve a sviluppare una forma che poi dovrà mantenere da adulta (potatura di formazione), mentre dopo i primi 3-4 si compiono intervneti più mirati (potatura di allevamento). In genere si pota la vite adulta in due circostanze:

  • La potatura secca, ossia quella post Vendemmia che serve ad eliminare gran parte dei rami oramai improduttivi ed accorciare quelli invece ancora attivi, da fare dalla metà di novembre entro gennaio
  • La potatura verde, meno invasiva, è dedita alla spollonatura, ossia l’eliminazione dei nuovi germogli sul tronco e va realizzata in primavera ed estate

La più importante in fase produttiva è quella secca che non deve essere effettuata prima di novembre, in quanto la pianta è ancora troppo vicina al periodo produttivo, inoltre deve essere effettuata durante il periodo di ripresa vegetativa, quando le temperature sono più rigide ma anche decisamente stabili. Farla troppo presto o ritardarla oltre febbraio compromette la produzione.

In tutti i casi la potatura secca deve essere concepita in modo mirato, esclusivamente su rami che hanno almeno 1 o 2 anni, in questo modo si da alla vite la possibilità di concentrare la propria capacità produttiva in modo sostanziale sui nuovi rami e si concede il tempo di recupero delle potature precedenti.

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