La salvia è una pianta aromatica molto diffusa, la quale cresce spontaneamente in tantissime zone italiane. Essa può essere tranquillamente coltivata in vaso o anche in campo, infatti ha una buona adattabilità ed è molto facile da curare. È una pianta aromatica che appartiene alla famiglia delle labiateae ed è originaria del bacino del Mediterraneo.
Il nome deriva dalle proprietà salutari di questa pianta, alle quali erano note già nell’antica Grecia. Oltre ad avere proprietà salutari, essa è considerata anche un’ottima pianta aromatica e perciò utilizzata molto spesso per preparare tantissime ricette in cucina. In questo articolo andremo a vedere come prenderci cura della salvia nel modo giusto.
Dove piantare la salvia in giardino
La salvia deve essere posizionata in zone esposte al sole, dato che si tratta appunto di una pianta tipicamente mediterranea e per tale motivo non ama particolarmente gli inverni rigidi. Infatti, essa deve essere protetta in inverno con del tessuto non tessuto o anche con della pacciamatura di paglia. Il terreno deve essere ben drenato, così da favorire la crescita.
È opportuno andare quindi ad utilizzare del materiale sciolto come la sabbia, andando anche a predire dei terreni leggermente calcareo e con poco humus. Dunque, il terreno adatto per questa pianta deve andare a consentire un facile passaggio di acqua e si può andare a seminare con dei semi, ma di solito, si preferiscono le piantine già fatte, da comprare nei vivai o in dei negozi specifici.
Come prendersi cura della salvia
La salvia, può essere coltivata anche tranquillamente invaso, ma bisogna ricordarsi che preferisce stare al sole e quindi deve essere posizionata ad esempio su un balcone sul lato nord dell’abitazione. Mentre nei periodi più freddi è opportuno andarla a spostare all’interno. Andiamo quindi a vedere come prendersi cura di questa pianta:
- bisogna innanzitutto annaffiarla con moderazione;
- la potatura deve essere effettuata due volte l’anno.
Dunque, la potatura deve essere effettuata tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, mentre l’altra deve essere fatta alla fine della fioritura estiva. Prima dell’inizio della primavera si vanno a rimuovere i rami e le foglie secche. In questo caso, le temperature devono essere abbastanza alte e devono comparire le nuove foglioline.
Invece, per quanto riguarda quella alla fine della fioritura si deve effettuare una potatura decisa andando a eliminare gran parte dei rami verdi, così da assicurarsi che la pianta rimanga forte durante i mesi più freddi. In questo modo si andrà a svecchiare l’arbusto e lo si manterrà sano e produttivo.