Salutari, buoni ed anche facili da piantare, i fagiolini possono dare grandi risultati con poco sforzo, a patto di ricordare alcune cose, in una vera e propria tecnica di coltivazione che possiamo portare a termine anche nel nostro piccolo orto, o in giardino ma anche in un vaso abbastanza grande, le giuste condizioni e qualche attenzione.
Non è necessario avere il pollice verde per sviluppare una vera e propria piantagione in miniatura di fagiolini che identificano qualcosa di molto appetibile e facile da cucinare, che è sostanzialmente la pianta dei fagioli che sono raccolti prima della definitiva maturazione, anche per questo sono totalmente edibili, si possono cioè mangiare anche nei loro baccelli. Scopriremo in questa guida come piantare i fagiolini.
I fagioli precoci
Esistono tante varietà di fagiolini che possono essere tranquillamente coltivate a partire dai semi che si trovano nei baccelli, alcune varietà sono più o meno legate al nostro contesto abitativo, anche se rispetto ai fagioli la loro rapida crescita permette di sperimentare vari inizi di coltivazione. Nella maggior parte dei casi però va ricordato che si tratta di ortaggi che hanno bisogno di una temperatura minima per germogliare.
Al di sotto dei 15 gradi centigradi costanti anche di notte, questi baccelli non possono germinare e germogliare, così come non è una buona idea seminare e piantare i semi durante l’estate, contesto che porta facilmente le piante a non svilupparsi appieno o non farlo affatto. Per questo piantare i fagiolini consiste sostanzialmente trovare un contesto mite, non troppo caldo o freddo.
Come piantarli: ecco tutti i consigli
La primavera è quasi sempre la scelta migliore, i fagiolini possono essere considerati molto utili anche nella cosiddetta rotazione delle colture perchè consente di arricchire il substrato di sali minerali utili ad altre piante, essendo in grado di svilupparsi in poche settimane. Se abitiamo al nord conviene aspettare almeno gli inizi di aprile, se viviamo al Sud o isole possiamo iniziare già a marzo.
- E’ una pianta abbastanza duttile che non richiede terreni particolarmente specifici o definiti, però bisogna senz’altro lavorare un po’ il terreno circa una settimana prima della semina, iniziando ad esempio a rimuovere tutti i principali ostacoli, tra sterpaglie, erbacce, sassi ed altri ostacoli, non lesinando con una vigorosa zappettatura e rastrellatura.
- Così come è utile bagnare in modo discretamente abbondante il terreno da subito così da verificare eventualmente la presenza di erbacce che in pochi giorni saranno pronte a spuntare fuori. Possiamo poi una volta eliminato il più possibile ogni ostacolo, provvedere con uno strato di fertilizzante da unire al terreno, va bene il compost o lo stallatico ma anche un concime generico.
- Bisogna fare delle piccole buche non più profonde di 4 cm dove inserire al massimo 3 semi di fagiolino
- La distanza tra le piante deve essere almeno di 15 cm e tra le file dovrebbe esserci almeno 45 cm
L’irrigazione è importantissima ma va modificata in base allo stato della germogliazione perchè il tutto deve essere accompagnato da una buona quantità di luce, possibilmente non troppo diretta sul terreno ma almeno presente in 4-5 ore al giorno, fino alla crescita delle piante possiamo farlo con un innaffiatoio o un tubo, in periodi successivi meglio utilizzare un sistema a goccia.
Troppa acqua infatti fa marcire le radici e blocca la crescita dei fagiolini, se abbiamo optato per una variante rampicante questa può essere molto prolifica ma con la prima crescita dobbiamo posizionare dei supporti verticali come dei bastoni nei loro pressi. Il fagiolino va tenuto sotto controllo quando il terreno diventa molto umido e la raccolta può avvenire dopo circa 50 giorni, raccogliendoli prima che diventino troppo duri al tatto.