L’oleandro è una pianta che, con i suoi fiori dai colori sgargianti e le foglie dalla forma slanciata, domina la scena in giardino. Nel momento in cui si decide di piantarlo nel proprio giardino, è cruciale considerare anche gli aspetti relativi alla potatura. Se pensavi che questa operazione fosse appannaggio unicamente dei giardinieri professionisti, ti sbagliavi.
Con l’attenzione ai giusti accorgimenti, infatti, è possibile potare l’oleandro anche se non si hanno competenze professionali nella gestione delle piante. Nelle prossime righe, potrai scoprire alcuni consigli pratici per potare nel modo giusto questa straordinaria pianta arbustiva sempreverde meravigliosa. Cosa aspetti a continuare a leggere questa mini guida dedicata ai pollici verdi (o a chi vuole diventarlo)?.
Quando e come si pota un oleandro?
L‘oleandro è una pianta che necessita di una potatura leggera. Quando farla? Idealmente è il caso di procedere dopo la fioritura, ossia nei mesi tra luglio e agosto. Opportuno è iniziare concentrandoti sui cosiddetti rami fioriferi. Per potarli al meglio, è bene tagliarli alla metà della loro lunghezza complessiva. Per quanto riguarda, invece, i rami laterali, l’optimum prevede il fatto di considerare come lunghezza circa 10 cm a partire dalla base. Dopo queste semplici operazioni, l’oleandro si troverà in una situazione ideale per crescere in maniera ordinata ed esteticamente molto gradevole.
Quando si esegue la potatura dell’oleandro, è cruciale procedere con attenzione. Si tratta, come ben si sa, di una pianta velenosa in ogni sua parte. Prima di iniziare concretamente la potatura, procurati gli strumenti giusti per proteggerti, guanti in primis. Gli attrezzi per il taglio devono essere ovviamente disinfettati prima che tocchino la pianta.
Potatura oleandro troppo alto e in vaso: come procedere?
Può capitare di avere a che fare, soprattutto quando si prende una casa con un giardino con alle spalle diversi anni di storia, di trovarsi davanti a un oleandro particolarmente alto. Si tratta di una situazione che richiede un intervento immediato in quanto, a lungo andare, il rischio che diventi davvero difficile da gestire è dietro l’angolo. Vediamo i consigli pratici su come procedere:
- Parti con la cosiddetta potatura di ridimensionamento, tagliando i rami più lunghi a metà.
- Cerca di seguire, per quanto possibile, le forme naturali della pianta.
- Procedi dopo la fase di fioritura della pianta.
Chiariti questi aspetti, è importante sottolineare che, dopo aver agito una volta, la potatura dell’oleandro particolarmente alto andrebbe ripetuta a cadenza annuale e biennale. A questo punto, è naturale chiedersi come gestire la potatura quando si ha un oleandro in vaso. La prima cosa da dire è che è il caso di procedere con maggior frequenza rispetto all’oleandro in piena terra.
Se non si segue questa semplice regola, il rischio è che la pianta arrivi a soffrire eccessivamente per via dello spazio ridotto che caratterizza il vaso. Nel corso dell’anno cerca di eliminare i rami vecchi non appena noti la loro presenza. Sfoltisci tagliando quelli che crescono verso l’interno e si incrociano tra loro. Se noti dei fiori appassiti, tagliali per stimolare la produzione di nuovi.