Potare gli alberi costituisce qualcosa di importantissimo da tenere sempre in considerazione, nei giusti tempi , in particolare se si tratta di piante di tipo produttivo di fiori e frutti, questa è una operazione di estrema urgenza in condizioni particolari, ma che deve essere portata a termine nei modi giusti oltre che nelle tempistiche adatte.
Quando potare gli alberi quindi? Ogni albero naturalmente possiede delle scadenze e periodi di fioritura che corrispondono anche a quando potare o non potare, altre specie sono addirittura adatte ad essere potate anche più di una volta in un singolo anno. Se siamo alle prime armi è decisamente consigliabile seguire le date specifiche.
Il tempo giusto per potare
Come detto, ogni specie di vegetale sufficientemente sviluppato è cosa a se, quindi non esiste una o più date “fisse” per la potatura. In senso generale però si procede quasi sempre analizzando la forma di albero analizzando anche il periodo di fioritura, alla quale segue quello di fruttificazione, fase della crescita molto delicata.
In tutti i casi durante la fase produttiva una pianta non andrebbe potata mai, perchè costituisce questa azione anche se molto leggera, qualcosa di a dir poco invasivo che può incidere anche sulla vita stessa del vegetale, per cui è meglio analizzare le fasi di riposo vegetativo, una sorta di letargo che molti alberi e piante presentano nel proprio bioritmo
Quando potare gli alberi?
Sostanzialmente conviene sviluppare una potatura in contesti tempistici lontani da quelli di produzione, ad esempio se un albero fiorisce in primavera ed andrà a sviluppare frutti, conviene aspettare la fine della fruttificazione, oppure effettuare la potatura poco prima dell’inizio della fioritura. Inoltre vanno tenute in considerazione altre tematiche quando si sceglie di potare:
- La potatura di una pianta giovane deve essere meno invasiva di una adulta (in questo caso si parla spesso di potatura di formazione)
- Una più radicale può interessare la pianta quando ha almeno 5 o 6 anni di età e serve anche per eliminare le parti non utili
La potatura ha sempre un doppio fine, regolare la forma e la produttività di una specie vegetale ma anche ridurre il pericolo malattie che generalmente vanno ad attaccare le parti indebolite, come ad esempio i rami secchi, le sezioni oramai marce e non più utili al sostentamento della pianta stessa. Ma allo stesso tempo è qualcosa da fare con giudizio.
Mai tagliare più del 25 – 30 % dei rami di una pianta in salute, e se il ramo appare giovane, conviene sempre lasciare qualche gemma dove la pianta potrà sviluppare nuovi fiori, frutti e ramificazioni, i tagli della potatura vanno sempre effettuati con attenzione, sviluppandoli sempre con un angolo pari a circa 45 gradi di inclinazione.