L’olio d’oliva da sempre è uno dei prodotti più usati da noi italiani ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo e per la nostra pelle. Esso può essere acquistato nei supermercati ma anche nelle piccole botteghe o direttamente dal produttore che, dopo ave raccolto le olive si è dedicato alla sua macinazione. Nonostante questo però, è bene sapere come i fattori negativi e le insidie possano nascondersi anche all’interno di questo importante prodotto.
Negli ultimi mesi infatti, abbiamo sentito parlare in più occasioni delle varie allerte che vedono protagonista proprio questo prodotto. Per questo motivo, è bene informarsi ma soprattutto comprendere cosa quest’ultimo può contenere al suo interno e a cosa dobbiamo fare attenzione nel corso del suo utilizzo. Di seguito vediamo insieme i vari aspetti negativi dell’olio d’oliva.
Allerta olio d’oliva: Raccolta e produzione
Questo prodotto è un condimento che tutti noi usiamo quotidianamente e che, negli ultimi anni ha aumentato esponenzialmente il suo prezzo d’acquisto. Nonostante tutto però, continua ad essere utilizzato per la preparazione di quasi tutti i tipo di piatto, salsa o condimento. Per la produzione dell’olio infatti, le olive sono protagoniste di procedute di lavorazione all’interno dei frantoi nonché macchinati che trasformano le olive nel nostro amato olio.
In un primo momento infatti, quest’ultime vengono raccolte e lavate per poi essere sottoposte alla procedura di frangitura, gramolatura ed infine la spremitura. Proprio grazie a questo procedimento che nasce l’olio di oliva a cui però, dobbiamo fare particolare attenzione a seguito dei vari aspetti negativi che purtroppo in pochi conoscono.
Cosa contiene l’olio d’oliva? Ecco a cosa fare attenzione
Quando le olive vengono spremute infatti, possono dar vita a diverse tipologie di olio che cambiano in base alle caratteristiche ma anche alla propria base. Quest’ultimo però, nonostante le sue proprietà positive per il nostro organismo, nasconde anche dei lati negativi che è importante conoscere e apprendere. Nel dettaglio l’olio d’oliva può contenere al suo interno:
- Addensanti.
- Additivi.
- Sostanze che provengono dalla contaminazione.
- Presenza di pesticidi.
Alcuni di questi fattori sono causati proprio dal trattamento della pianta d’olivo che per crescere, viene trattata con pesticidi o con sostanze che la rendono più sana e velocizzano la tempistica di produzione. Un altro aspetto legato ai pesticidi può essere causato dalle sostanze nebulizzate sulla pianta per tener lontano gli insetti e gli animali che tendono a mangiare le foglie e a rovinare la pianta.
Un altro fattore che può creare problemi successivi ovvero durante l’utilizzo dell’olio è la contaminazione ambientale. Spesso infatti, quest’ultimo viene miscelato con delle sostanza o con degli additivi che lo rendono più duraturo ma anche caratteristico e di un sapore più “pungente”. Per questo motivo, è bene conoscere anche gli aspetti negativi che sono contenuti all’interno di questo privilegiato olio presente in tutte le case d’Italia.